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Il mio concetto di “Dieta”

COSA VUOL DIRE STARE A DIETA?
Spesso molte persone, desiderose di trovare una forma fisica adeguata, ricorrono a rimedi dell’ultimo minuto, a diete fai da te, ai più disparati specialisti inesperti avari di guadagno, a fantasiose diete pubblicate sulle riviste … niente di più pericoloso per la propria salute!!!
Il rischio della metodologia del “volere tutto e subito”, cioè adottare criteri sbrigativi e poco responsabili, è quello che una volta raggiunta, in un lampo, la forma tanto desiderata, tutto torni, nel giro di poco tempo, come prima o anche peggio.Sono così nate le liste di cibi ingrassanti, da escludere a tutti i costi, e quelle dei cibi dimagranti, ai quali si attribuiscono spesso virtù terapeutiche più fantasiose che scientifiche. Abbiamo incominciato, allora, a pensare che per dimagrire tanto bisognasse eliminare il massimo delle calorie. Meno mangio più dimagrisco è diventato lo slogan degli ultimi decenni. Insomma il messaggio che voglio far passare è che non si può dimagrire “7 chili in 7 giorni”! Se il programma di dimagrimento è troppo restrittivo e si perdono troppi chili in poco tempo, il programma è destinato ad essere abbandonato in breve tempo.
Invece una corretta alimentazione che aiuta a tornare al peso ragionevole deve essere intesa come un cambiamento di vita definitivo, non come spesso pensano i pazienti : “faccio qualche mese di dieta per mettermi in costume….” E poi durante l’estate riprendono tutti i chili persi! Questo comportamento porta a quello che viene chiamata sindrome dello yo-yo: si perde peso e poi si riacquista per molte volte, e il risultato a lunga durata è che ci si trova sempre più pesanti e con una composizione corporea in cui prevale la massa grassa e scarseggia la massa muscolare, ed ogni volta che si tenta di riperdere il peso è sempre più difficile. Tutto ciò porta inevitabilmente ad un inutile e dannoso circolo vizioso che include errati processi mentale e corporei. La conclusione???…perdita di autostima, ossessione per il cibo, sensi di colpa, abbuffate…tempo perso…chi è disposto a pagare per un risultato simile???
Negli ultimi decenni, infatti, alla parola “dieta” è stato associato un valore esclusivamente dimagrante che esclude totalmente le altre importanti ed indispensabili parti integranti che consolidano il suo vero significato.La parola dieta pertanto anziché sinonimo di salute e benessere è diventata causa di fallimenti, obesità e disturbi alimentari.

Il termine “dieta”significa semplicemente «modo di vivere» (dal latino diaita, in greco dìait) cioè avere un corretto stile di vita per il benessere psico-fisico della persona, attraverso l’adozione di abitudini utili e salutari nei confronti del comportamento in generale e alimentare, della qualità e della quantità degli alimenti e del movimento.
L’approccio migliore a tal fine è, quindi, l’EDUCAZIONE ALIMENTARE che ha come primario obiettivo quello di permettere alla persona di scegliere di poter diventare consapevole dei segnali di fame-sazietà e artefice attiva e co-terapeuta nella costruzione della propria identità alimentare in modo da rendere le nuove abitudini alimentari e comportamentali parte integrante del suo nuovo e migliore stile di vita e di mantenerle per il resto della vita, compresi tutti gli annessi benefici.

È possibile un’alimentazione equilibrata e gustosa senza cadere nella monotonia e senza stravolgere le proprie abitudini?
Sì basta variare ed essere consapevoli di ciò che si mangia.
Per questo ho scritto il mio libro,”Ricettario Sportivo”.
Troverai sicuramente le alternative più adatte al tuo stile di vita: ho cercato di accontentare le esigenze degli sportivi, ma non solo.. è adatto per tutti quelli che in cucina come me vogliono sperimentare.
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