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Nutrizione e sport: un binomio vincente

Nel corso degli ultimi anni è notevolmente cresciuto l’interesse per la scienza dell’alimentazione e della nutrizione applicata allo sport e all’esercizio fisico, anche in considerazione del numero di soggetti che si dedicano con regolarità alla pratica di un attività sportiva.
Quando si parla di alimentazione e sport spesso si è subito portati a pensare di dover programmare integrazioni o supplementi necessari a sopperire ai notevoli consumi energetici di molto superiori ai consumi medi di base.Ciò può essere talvolta vero ma solo se ci riferiamo al professionista sportivo, impegnato giornalmente in allenamenti pesanti e in frequenti gare sportive ad impegno energetico massimale.

L’alimentazione squilibrata (non di un giorno o una settimana) può diventare un fattore critico per il rendimento. La nutrizione  sportiva applicata, sistematicamente e non occasionalmente offre due vantaggi:
1) Migliora la capacità fisica e l’abilità tecnica dell’atleta;
2) Permette all’atleta di acquisire delle corrette abitudini alimentari da cui trarre vantaggio anche negli anni futuri.
L’atleta deve consumare una quantità di cibo pari al suo dispendio calorico (che dipende dal peso, dall’età, dalla temperatura ambientale, dalla capacità tecnica …) ed essendo il suo fabbisogno superiore alla media deve introdurre una quantità di alimenti, maggiore. Assolutamente da non trascurare, una adeguata ripartizione del numero dei pasti giornalieri, nel rispetto del concetto fondamentale del “timing dei nutrienti” (il nutriente giusto al momento giusto).
E’ fondamentale chiarire che non esistono delle sostanze miracolose, gli alimenti infatti contengono tutto ciò di cui il nostro organismo ha bisogno. Né tantomeno risulta logico, istaurare piani di integrazione e supplementazione in un quadro colmo di abitudini alimentari errate.
Per errori alimentari intendiamo squilibri qualitativi e quantitativi (in eccesso o in difetto) delle sostanze nutritive, che possono diventare una cattiva educazione alimentare. È infatti indispensabile tener presente che gli alimenti non rappresentano solo un combustibile necessario a produrre l’energia per i processi vitali dei nostri organi, ma sono fondamentali per il mantenimento di un buono stato di salute e per il raggiungimento del BENESSERE fisico e psichico.
Bisogna quindi conoscere il fabbisogno energetico giornaliero individuale e, in base a questo, ripartire i vari nutrienti a seconda delle necessità fisiologiche e nutrizionali. Proteine, grassi, carboidrati, vitamine, oligoelementi e acqua devono essere bilanciati per evitare disturbi carenziali. Un’alimentazione bilanciata e corretta in relazione al proprio fabbisogno energetico è ancora più importante per lo sportivo che non può prescindere dalla stretta correlazione “alimentazione-performance sportiva”.
Come è noto, l’allenamento migliore è quello che consente il massimo rendimento fisico con il minor sfruttamento delle risorse dell’organismo. Questo si traduce inevitabilmente anche in un problema di alimentazione: il corpo, adeguatamente nutrito, è in grado di collaborare al massimo senza inopportuni cedimenti e defalliance.
Per questo motivo lo sportivo, soprattutto durante l’allenamento, deve curare in modo particolare la sua alimentazione, ricordando alcuni utili principi. Innanzitutto, non si devono modificare in maniera drastica le proprie abitudini alimentari, ma bisogna cercare di adattare il regime alimentare ai nuovi bisogni nutrizionali (che dipendono dall’aumento del volume e del carico di lavoro). È opportuno tenere sotto controllo il peso che inizialmente tenderà a diminuire nel corso dell’allenamento (con la riduzione dei depositi adiposi in relazione all’aumento delle richieste energetiche) ma che dovrà poi mantenersi costante (indice di un’alimentazione quantitativamente sufficiente). Inoltre, è importate ricordare che, il dispendio energetico giornaliero dipenderà, oltre che dall’intensità dell’attività sportiva praticata, anche dal sesso e dalla massa corporea dell’atleta.
Tutte queste componenti agiscono in sinergia per garantire il giusto livello di benessere, e evidenziano quanto la nutrizione debba rappresentare un aspetto fondamentale dei programmi di attività fisica ad esso finalizzati.

Ad ogni modo, che tu sia un’atleta di alto livello o un agguerrito amatore, certamente seguire una sana alimentazione sarà in grado di porre il tuo organismo nella migliore condizione fisiologica, migliorare il tuo rendimento fisico e psichico, e di conseguenza la tua vita.

È possibile un’alimentazione equilibrata e gustosa senza cadere nella monotonia e senza stravolgere le proprie abitudini?
Sì basta variare ed essere consapevoli di ciò che si mangia.
Per questo ho scritto il mio libro,”Ricettario Sportivo”.
Troverai sicuramente le alternative più adatte al tuo stile di vita: ho cercato di accontentare le esigenze degli sportivi, ma non solo.. è adatto per tutti quelli che in cucina come me vogliono sperimentare.
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