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Blocco del dimagrimento e dieta

Se il nostro obiettivo è quello di dimagrire o quello di migliorare la composizione corporea, sicuramente dovremo arrenderci all’idea di assumere un regime alimentare controllato e ben studiato ovvero di metterci  a DIETA. All’inizio di un percorso dimagrante, la riduzione dell’apporto calorico rispetto al nostro fabbisogno quotidiano o comunque alle quantità di calorie giornaliere che eravamo abituati a consumare (probabilmente in eccesso), ci consente di perdere peso anche velocemente.

Sicuramente tra i fattori che influenzano la risposta ad un determinato regime dietetico vi sono lo stile di vita ed il tipo di allenamento, l’attuale composizione corporea, la presenza di squilibri metabolici o ormonali (come l’insulino resistenza, l’ipotiroidismo ecc) e una certa predisposizione genetica a rispondere meglio ad un certo tipo di restrizione piuttosto che un altro.

Se però il nostro organismo viene sottoposto a continue restrizioni caloriche mal gestite o spropositate, alla lunga  si adatta attraverso la modulazione del dispendio calorico: in parole povere impara a consumare sempre meno e ad utilizzare al massimo i nutrienti che gli vengono forniti, seppure in piccole quantità ed ecco che non riusciamo a calare neanche con insalate scondite e pesce al vapore .

Siete davvero sicuri di rispettare al 100% il vostro piano alimentare?

Spesso si tende a fare ad occhio, ad arrotondare le porzioni, ad inserire un cucchiaio di olio in più nell’insalata (“che sarà mai?”), a smangiucchiare un pò di pane nell’attesa che il pranzo sia pronto, a mangiare una porzione di frutta in più (“tanto è frutta, mi potrà fare solo che bene”).. Ebbene tanti piccoli eccessi che se sommati insieme portano ad un aumento in termini di kcal del vostro piano alimentare. Quindi in questi casi il mio consiglio è prestare la massima attenzione.

Analogamente, un aumento eccessivo di kcal si può ottenere con il  pasto libero settimanale: io lo inserisco sempre all’interno dei miei piani alimentari ma con dei criteri.Se per pasto libero si intende aperitivo con cocktail e salatini vari più un antipasto (ad esempio prosciutto, formaggi e bruschette) più una pizza e, perchè no, un bel dolce a fine pasto, con anche 2-3 bicchieri di vino o birra …ecco che abbiamo ingurgitato nell’arco di una sola sera anche 1500 kcal. Atteggiamento che potrebbe vanificare il risultato di 5-6 giorni di dieta. Quindi anche qui, fate attenzione.

Inoltre il  cosiddetto effetto yo-yo  perdere peso per poi riprenderlo  modifica profondamente la composizione corporea :diminuisce la massa magra metabolicamente attiva (BCM)  e aumenta la massa grassa (FM).

Anche diete low carb,  con carboidrati bassi,protratte per lungo tempo possono indurre un abbassamento del metabolismo. Infatti, più l’epatocita (la cellula del fegato) è ricca di glicogeno e più comunica al cervello di tenere alto il metabolismo (dieta alta in carboidrati), al contrario se ne è priva (diete povere di carboidrati ,low carb), comunica d’aumentare la beta-ossidazione, cioè il consumo di grassi. Per un po’ è un bene, ma di contro, alla lunga, si abbassa anche il metabolismo. In risposta ad una carenza di glucosio prolungata nel tempo il cervello entra in modalità “carestia”, e attiva una serie di reazioni metaboliche ed ormonali che trasformano le proteine e gli aminoacidi derivati dai muscoli in glucosio. Questo processo porta all’inpoverimento della massa magra muscolare. Anche diete fortemente ipocaloriche o chetogeniche mal gestite  portano ad una repentina perdita di peso, che però poi sfocia in riduzione di massa muscolare e non di grasso. Si perde peso, ma non si dimagrisce.

Va sottolineato quindi che è sbagliato protrarre troppo una strategia mentre è molto più redditizio modificala e alternarla con altre, esempio  ciclizzare cioè,  fare periodi Low Carb seguiti da ricariche glucidiche (brevi periodi di alimentazione ricca in carboidrati), ottenendo così, potenzialmente, benefici da entrambe le strategie. Questo, ovviamente, se improvvisato, può comportare dei disastri; quindi meglio essere seguiti.

Affidatevi ad uno specialista nel settore che identifichi la causa di questa situazione e vi aiuti a sbloccare (con un po’ di pazienza, ve lo anticipo ) il vostro lento compagno di merende!!

È possibile un’alimentazione equilibrata e gustosa senza cadere nella monotonia e senza stravolgere le proprie abitudini?
Sì basta variare ed essere consapevoli di ciò che si mangia.
Per questo ho scritto il mio libro,”Ricettario Sportivo”.
Troverai sicuramente le alternative più adatte al tuo stile di vita: ho cercato di accontentare le esigenze degli sportivi, ma non solo.. è adatto per tutti quelli che in cucina come me vogliono sperimentare.
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